Anello MONTE SANTO/SVETA GORA in MTB

Itinerario remunerativo nella Slovenia di confine con l’Italia.
Il percorso è di lunghezza media, ma con salita impegnativa.
MAPPAPartenza/arrivo: Salcano/Salkan
Lunghezza:          28 km
Dislivello:           860 m
Strade:               Asfaltata in salita, sterrata e asfaltata in discesa, asfaltata in pianura
Itinerario
Partenza dal parcheggio di Salcano/Solkan, si trova in vicinanza del ponte sull’Isonzo.
All’incrocio con la strada Kobarid – Nova Goriza si tira diritti in direzione Chiapovano/Cepovan; qui inizia la salita che ci accompagna sino al Monte Santo.
Alla successiva rotonda si prende la 3^ uscita.Infine si giunge in vetta al Monte Santo, da dove si gode un paesaggio a 360°, a ovest c’è il mare (facilmente riconoscibile la ciminiera di Monfalcone) e tutto attorno montagne e colline.Non può mancare la visita alla Basilica dell’Assunzione della Vergine.Si ridiscende e si svolta a destra in direzione Parcheggio, da qui la strada prosegue nel seguente modo: asfaltata, sterrata sino a Zagora, asfaltata.

Vista di Plave/Plava

Al termine della discesa si arriva al crocicchio con la statale Kobarid – Nova Goriza e si svolta a destra.
ATTENZIONE: il tratto seguente è molto trafficato e le auto corrono veloci.
Arrivati al paese di Plave/Plava, si gira a sinistra, si attraversa l’Isonzo, si svolta nuovamente a sinistra e si continua lungo la ciclabile (ampiamente segnalata) che segue le sponde del fiume.

Vista del Monte Santo

Superata la diga si gira a destra seguendo l’indicazione Salkan, si riattraversa il fiume e qui si chiude l’anello.

Fondazioni edifici a VENEZIA

Terreno
Il terreno della città è simile ad una palude poco profonda, in essa è presente lo strato di caranto o argilla sedimentosa (argilla limosa estremamente compatta, resistente e solida), il quale ha un andamento irregolare.Le fondazioni delle case veneziane venivano costruite in questo strato ed erano affiancate dai rii (canali) che separano le isole di cui è composta Venezia.
Sopra le fondazioni possono correre strade parallele ad esse: le fondamenta.
Fondazione diretta
Il terreno viene solidificato piantando dei pali di legno nodosi e appuntiti (pino, larice, quercia o rovere), del diametro di 30cm circa, allineati in file multiple, lungo il perimetro della fondazione, fino a raggiungere lo strato di caranto che si trova a 10m circa sotto il terreno.Fondazione indiretta
Se lo strato di caranto è troppo profondo ed i pali non arrivano del tutto o in parte a conficcarsi, si procede ad una sottofondazione fatta per costipamento.

  • Chiusura dell’area destinata alla fondazione dell’edificio con due serie di palificazioni parallele, distanti 80 cm, riempimento dello spazio tra le palificate con il fango e svuotamento dai residui di acqua dalla zona chiusa
  • Collocazione di pali sull’intera superficie (9 pali per m2), con un disegno a spirale dall’esterno all’interno della zona
  • Riempimento dello spazio tra i pali con cocci, vetri, rottami, ecc. e cementazione dei tronchi con impasti con calcestruzzo.

Questo procedimento viene fatto in tutti gli edifici molto pesanti, come il Campanile di S. Marco.Tutte le parti in legno restano conficcate nella melma, la quale non contiene ossigeno, per cui i microbi e gli insetti che normalmente si nutrono del legno non trovano l’ambiente adatto a svilupparsi ed i pali anziché marcire, diventano più resistenti.
Sopra le teste dei pali viene appoggiato uno zatterone composto da 2 strati di tavoloni di legno (larice) di grosso spessore incrociati tra loro.
Basamento edificio
Su questo tavolato s’innalza la base dell’edificio, costituito da:

  • strato di bàsole (pietroni di 40-60cm di spessore)
  • muro a plinto (zoccolo con le pareti leggermente inclinate), costruito a strati abbastanza regolari di blocchi di Pietra d’Istria (roccia con bassissima porosità, compatta, impermeabile, non soggetta a modificarsi a contatto con elementi erosivi)

Questo supporto viene innalzato fino a raggiungere un livello di sicurezza sopra quello medio delle maree.
Infine vengono poste le colonne del piano terra, o i muri perimetrali dell’edificio.
Schema