Disposizione ORCHESTRA SINFONICA

MusicaL’orchestra è divisa in sezioni chiamate famiglie, le quali hanno all’interno dell’orchestra una attività precisa.
Esiste una sorta di gerarchia tra di loro:

  • gli archi, che hanno il maggior peso nell’orchestra, sono in primo piano;
  • gli ottoni stanno dietro agli archi, sia perché il loro suono è più potente, sia perché la loro funzione nell’orchestra prevede una minore partecipazione;
  • le percussioni sono gli strumenti posizionati più lontano e sono i meno numerosi.

Il direttore d’orchestra guida il gruppo interpretando lo spartito.
LE SEZIONI
Archi
Gli archi formano l’ossatura dell’orchestra sinfonica e sono suddivisi in: violini primi e secondi, viole, violoncelli e contrabbassi.
I violini primi sono gli strumenti che hanno la parte di maggior rilievo e di maggiore difficoltà. Il ruolo di primo violino è quello di più grande prestigio in tutta l’orchestra e per tale ragione è posizionato in prima fila a sinistra del direttore, mentre il primo violoncello è alla destra del maestro.
Per ragioni di equilibrio sonoro, un’orchestra con venti violini primi avrà in genere diciotto o venti violini secondi, quattordici viole, dodici violoncelli e otto contrabbassi.
Legni
Questi sono suddivisi in: flauti, oboi, clarinetti e fagotti, ciascuno dei quali suona una parte diversa.
Di solito ci sono due esecutori per strumento; nel caso di tre strumenti per gruppo, il terzo esecutore in suona uno strumento ‘collegato’: l’ottavino (flauto), il corno inglese (oboe), il clarinetto basso (clarinetto) e il controfagotto (fagotto).
Ottoni
Questi sono suddivisi in: quattro corni, tre trombe e tre tromboni.
A volte si aggiungono la tuba, il trombone basso.
Percussioni
Questi sono suddivisi in: tamburo militare, grancassa, timpani, piatti, triangolo, ecc.
Nella musica del Novecento troviamo composizioni che richiedono anche dieci o più percussionisti.
Di solito vengono impiegati uno o due musicisti, ciascuno dei quali si occupa di diversi strumenti.
Arpe
A questi gruppi, in alcuni casi, si affianca una coppia di arpe.
DISPOSIZIONE degli STRUMENTI
La disposizione di un’orchestra sinfonica dipende in massima parte dalla partitura, dalla scelta degli strumenti ed in minima parte anche dallo spazio di cui si dispone. In ogni caso il posto degli orchestrali è stabilito dal direttore.
Archi
Americana
044Orchestra01Il direttore ha i violini primi e secondi, le viole ed i violoncelli disposti nell’ordine da sinistra verso destra, con i contrabbassi subito dietro i violoncelli.
In questa disposizione c’è una separazione abbastanza netta tra le sezioni alte (violini e viole) sulla sinistra e quelle basse (violoncelli e contrabbassi), sulla destra del palco.
Variazione Fürtwangler
Della disposizione americana, esiste una variante, utilizzata per primo dal direttore d’orchestra succitato: in questa i violoncelli e le viole sono invertiti di posizione rispetto al direttore.
044Orchestra02Europea
044Orchestra03I violini primi sono a sinistra del direttore, i secondi a destra, i violoncelli e le viole al centro, con i contrabbassi dietro i violoncelli ma leggermente spostati a sinistra del direttore.
In questa disposizione c’è un maggiore bilanciamento tonale/spaziale, con le sezioni basse provenienti dal centro del palco e maggiormente distanti dell’impianto di diffusione.
Orchestra
Qui sotto è illustrata una delle disposizioni più comuni che si possono trovare sul palcoscenico.
044Orchestra04La sezione gialla indica timpani e percussioni, la sezione azzurra ottoni, la sezione verde i legni, quella viola gli archi; sul podio il direttore d’orchestra.
Primi e secondi violini si trovano abitualmente alla sinistra del direttore, le viole, i violoncelli e i contrabbassi sulla destra.
I fiati sono di fronte al direttore, ma dietro gli archi, e le percussioni in fondo.
Un altro tipo di disposizione è quello illustrato sotto.
044Orchestra05Le viole sono al centro in prima fila, gli ottoni sulla sinistra in quarta fila e i corni e le percussioni sono meno in evidenza, una disposizione quindi più in linea con le composizioni classiche di Mozart o Beethoven.
Di solito il palcoscenico per i concerti di musica classica è digradante, in modo che le file posteriori possano vedere il direttore d’orchestra, e in generale per facilitare l’amalgama del suono.