Il corpo degli Alpini fu fondato nel 1872.
Origini
Durante i moti risorgimentali di Cosenza del 1844 e di Reggio e Gerace del 1847, repressi da Ferdinando II, i rivoluzionari indossavano un copricapo tondo a tesa larga, talvolta con un lato ripiegato in su.Anche il copricapo delle divise dei Volontari di Parma del 1859 era molto simile a quello che diverrà il primo cappello degli Alpini.
Il cappello divenne l’emblema della resistenza all’oppressione del popolo italiano contro le tirannie straniere, in quanto indossato dai rivoluzionari.Il berretto si trasformò nel tempo con la seguente cronologia:
- nel 1873 gli Alpini, appartenenti alla fanteria leggera dell’esercito, indossavano un cappello di feltro nero costituito da: una tesa larga, di forma tronco conica con cupola a bombetta; la penna nera era appuntata sul lato sinistro sotto una coccarda tricolore e sul davanti aveva, come fregio, una stella a cinque punte di metallo bianco;
- nel 1880 il fregio anteriore diventò un’aquila con le ali aperte con la loro punta in basso, sovrastante una cornetta (simbolo della fanteria leggera) e un trofeo con fucili incrociati, ascia, piccozza e corona di foglia d’alloro e di quercia. La coccarda tricolore fu spostata anch’essa sul davanti;
- nel 1883 ci furono modifiche irrilevanti rispetto al 1880;
- nel 1910 nacque ufficialmente il cappello d’alpino.
Nascita ufficiale
Il copricapo doveva ricordare il Risorgimento dal quale era nato il Regno d’Italia.
L’Atto n.l96 del 20 maggio 1910, pubblicato sul Giornale Militare a firma del Ministro Spingardi, sancisce la nascita del cappello degli alpini.
Il copricapo di feltro grigioverde di pelo di coniglio è composto dai seguenti pezzi:
- un filtro
- una fodera
- una fascia con sopra fascia di alluda
- 4 occhielli
- un cordoncino
- una nappina con porta nappina
- una penna
- il fregio
- la coccarda.
La cupola è tonda, con la tesa anteriore abbassata e posteriore rialzata, la calotta è ornata da una fascia di cuoio intorno alla base, sul lato sinistro la penna è inserita nella nappina di lana con il colore del battaglione.
Cappello truppeCappello ufficiali e sottoufficialiLa calotta è ornata da una fascia di seta e da un cordoncino di lana attorno alla base
Cappello ufficiali superioriLa penna è inserita in una nappina di metallo argentato e sullo stesso lato ci sono i gradi a V rovesciata d’ argento.
Nel 1912 fu adottato il fregio costituito da un’ aquila con le ali aperte al di sopra di una cornetta, con il numero del reggimento nel tondino centrale, posta davanti a due fucili incrociati (due cannoni incrociati per gli artiglieri da montagna).
PennaLa penna sul cappello di feltro è da sempre l’emblema degli Alpini.
Essa è inserita sul lato sinistro del cappello e leggermente inclinata all’indietro, lunga circa 25-30 cm.
La penna è:
- nera di corvo per la truppa
- marrone di aquila per gli ufficiali inferiori (da sottotenente a capitano)
- bianca d’oca per gli ufficiali superiori (da maggiore in su) e generali
Il dischetto di lana, o nappina, sul quale viene infilata la penna distingue i battaglioni di ogni reggimento:
- 1° nappina bianca
- 2° nappina rossa
- 3° nappina verde
- 4° nappina azzurra
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